Prime impressioni di Mohamed El Sehrawy sul camcorder FS5 di Sony

Quando Sony mi ha contattato per la produzione di un breve film sul nuovo camcorder FS5, portarlo in giro mi è sembrato il modo migliore per soddisfare questa richiesta.

“Oltre a tutte le caratteristiche tecniche dell’FS5, il suo punto forte sta nelle dimensioni e nel peso. In effetti, è un camcorder estremamente piccolo e leggero, perfetto per i documentari. Basta prenderlo e uscire per iniziare a riprendere. Il fatto che sia così poco ingombrante permette di portarlo ovunque con sé.”

Sul set

La recensione è stato girata principalmente vicino Dahab, nel Sinai, sul Mar Rosso. Abbiamo effettuato delle riprese presso un ristorante e sul mare. Da Dahab, ci siamo spostati verso Nuweiba e Wadi Araba. È qui dove abbiamo effettuato le riprese montuose, quelle di escursionismo e le scene con i beduini. Ci siamo recati al Castello di Zaman, un posto davvero stupefacente da visitare, anche se purtroppo lì ci è stato consentito di effettuare solo una ripresa.

Quindi, ci siamo diretti verso l’Egitto meridionale. Abbiamo raggiunto Assuan, dove ci siamo fermati per una settimana ad Haisa Island. I nostri amici lì lavorano come marinai, portando i turisti avanti e indietro sul Nilo, tra gli antichi templi egiziani. Il tempio in cui abbiamo effettuato le riprese è quello di File. Oltre a questo luogo, abbiamo fatto delle fermate casuali durante il percorso, riprendendo tutto quanto attirasse la nostra attenzione.

Il kit che ho utilizzato durante le riprese conta un FS5 di pre-produzione, ancora rarissimo, e il mio personale NEX-FS700 per riprendere l’FS5 stesso. Tutte le apparecchiature erano di Sony.

Pratica con l'FS5

Alla base dell’FS5 di Sony, troviamo un sensore Super 35 mm davvero straordinario, sviluppato originariamente per la CineAlta F5. Nel modello FS5, il sensore offre la risoluzione 4K e la possibilità di registrare fino a 30 fps. Dispone di 14 stop di range dinamico e, visto che l’E-Mount è molto flessibile, è compatibile con quasi ogni tipo di ottica, a patto di disporre dell’adattatore appropriato. Parlando da fotografo, l’impugnatura dell’FS5 risulta molto familiare e dona quasi la netta sensazione di riprendere con una fotocamera. Grazie all’impugnatura flessibile e al baricentro basso, il bilanciamento del camcorder non affatica il polso, nemmeno dopo giorni di riprese a mano e con l’utilizzo di batterie grandi. Ecco perché sono convinto che sia un camcorder da utilizzare quotidianamente e da portare sempre con sé. Rispetto alle DSLR, l’FS5 offre un form factor più allungato, in grado di offrire riprese più stabili quando si usano il panning e l’inclinazione a mano. Il form factor offre inoltre la possibilità di posizionare più pulsanti sul corpo stesso, senza perdere tempo a cercare tra i menu: in questo modo, regolare le impostazioni del camcorder è più facile e intuitivo. Dato che già conoscevo l’FS700, ho impiegato meno di due ore per abituarmi all’utilizzo dell’FS5 e questo la dice lunga sul design geniale del prodotto.

Grazie all'impugnatura flessibile e al baricentro basso, il polso non si affatica mai, nemmeno dopo giorni di riprese a mano. Per questo motivo posso dire che si tratta di un camcorder per l'uso quotidiano da portare sempre con sé.

Inoltre, ho anche apprezzato il filtro Neutral Density variabile dell’FS5 che ci ha consentito di riprendere nel luminoso deserto egiziano con maggior facilità rispetto alle telecamere tradizionali. Rispetto alla maggior parte delle DSLR tradizionali, nell’FS5 il rolling shutter è ancora più controllato e leggero di un’altra delle fotocamere Sony che preferisco, l’α7S. Come nell’FS700 e nell’FS7, le funzionalità di slow motion dell’FS5 sono straordinarie e consentono all’artista di dare libero sfogo alla sua creatività.

Il viewfinder elettronico OLED integrato dell’FS5 assicura tanta soddisfazione, vista la resa precisa e la reattività ottimale. A causa delle sue dimensioni, tuttavia, difficilmente potrà essere utilizzato come viewfinder primario, ma è qui che l’LCD esterno dell’FS5 si rivela molto comodo. Non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza del montaggio in tre diverse posizioni. La flessibilità di un camcorder così leggero risulterebbe seriamente compromessa se non fosse stato possibile abbinarlo a un LCD così adattabile.

Non esistono camcorder perfetti, ma l’FS5 è stato progettato per risultare conveniente e compatto. Anche se non dispone di tutte le specifiche dell’FS7, non vedo l’ora di utilizzare il firmware V2 con supporto delle funzionalità FSRAW.

In generale, penso che l’FS5 sia un notevole passo avanti per ciò che riguarda il design. Le dimensioni e il peso sono davvero sorprendenti, specialmente quando scopri tutto ciò che offre. Dopo aver messo alla prova l’FS5, posso concludere che per ergonomia e design il modello rappresenta un importante passo avanti rispetto all’FS700, il camcorder che tutti amiamo e conosciamo.

Maggiori informazioni

Mohamed El Sehrawy è un regista egiziano con alle spalle una formazione in fotografia e cinematografia lunga otto anni. Dopo aver scoperto la propria passione per la fotografia, ha abbandonato la carriera in ingegneria per seguire il suo sogno. Nel 2013, durante i suoi studi presso la Met Film School di Londra, ha vinto il Sony Production Awards con il corto astratto “For Granted”, che gli ha permesso di fare il suo ingresso nel mondo della regia. Oggi vanta un vasto pubblico nel suo paese di origine, dove insegna anche fotografia.